IL POTERE TERAPEUTICO DEL SONNO
SONNO E SALUTE
Frequentemente, iniziando il percorso terapeutico, si nota sull'assistito uno stato di iperattività dei riflessi, una bassa soglia del dolore associata ad una condizione psicologica di ansia e irritabilità assai spesso dovuta dalla mancanza di sonno e del giusto riposo.
L'insonnia è la difficoltà di addormentarsi, a dormire continuativamente per tutta la notte o a dormire quel tanto necessario di cui il corpo ha bisogno, riducendo significativamente la qualità del sonno con tutto ciò che ne deriva a scapito della salute.
Alla base possono esserci non solo dolori, patologie o processi infiammatori in atto (es. tiroide, ansia, stress, depressione o invecchiamento) ma anche cattive abitudini quali coricarsi ad orari sempre diversi, dormire troppo durante il giorno, pasti serali troppo abbondanti o una scarsa attività fisica.
Anche un ambiente disturbato, il fatto di lavorare a turni, l'uso di apparecchi elettronici a letto o l'assunzione di alcuni farmaci possono compromettere il buon sonno.
Sonno e salute sono strettamente collegati tanto che la privazione del sonno innesca un cortocircuito del cervello nella normale sopportabilità del dolore, del controllo delle emozioni e delle funzioni vitali.
📌 Ripristinare una buona qualità del sonno è tra i primi obiettivi da attuare per garantire un buon risultato terapeutico e un'ottima condizione di salute!
IL RAPPORTO BIUNIVOCO TRA DOLORE E QUALITA' DEL SONNO
Sovente una patologia può essere causa di insonnia, ma anche l'insonnia stessa può fungere da fattore aggravante della condizione che l'ha determinata.
📌 Un dolore acuto può essere causa di insonnia, ma generalmente è di tipo transitorio e si risolve trattando il dolore.
📌 Al contrario, nel dolore cronico il disturbo del sonno tende a persistere ed a sviluppare un andamento indipendente.
Tra le condizioni dolorose croniche che più spesso si associano ad un disturbo del sonno vi sono le patologie reumatiche (osteoartrite, artrite reumatoide, fibromialgia, low back-pain), patologie neurologiche (dolore neuropatico, sclerosi multipla, cefalea), dolori viscerali (ulcera duodenale, sindrome del colon irritabile), dolore oncologico, dismenorrea, etc.
✅ La privazione del sonno è quindi in grado di aumentare la sensibilità al dolore a seguito di dolori muscolari acuti!
📌 Una ricerca dell'Università di Washington guidata dal Dr James Kruger e pubblicata sulla rivista BRAIN BEHAVIOR IMMUNITY ha scoperto che l'azione di una proteina prodotta dal cervello chiamata ACPD innescherebbe una catena di azioni antiinfiammatorie proprio durante il sonno, favorendo il processo di guarigione.
✅ Il dolore può rappresentare non solo il fattore scatenante dell'insonnia, ma anche il fattore perpetuante che contribuisce in modo significativo al persistere del disturbo.
QUANTITA' NON EQUIVALE A QUALITA’
Sebbene uno studio della National Sleep Foundation definisce come ogni fascia d'età necessiti di determinate ore di sonno per garantire il buon funzionamento del nostro organismo (dalle 14-17 ore nel neonato alle 7-8 ore nell'anziano), non sempre equivarrebbe a svegliarsi riposati e quindi indice di buona qualità del sonno!
In quelle ore può avvenire una riduzione del sonno profondo (stadio3 N-REM) e della fase REM, un aumento dei microrisvegli (arousals) e del CAP rate (Rizzi M. et al, J Rheumatol, 2004), tutti indici di un peggioramento qualitativo del sonno.
E' scientificamente dimostrato che una cattiva qualità del sonno ha un effetto negativo sul dolore (Menefee L. et al., Clin J Pain, 2000, Affleck G. et al., Pain 1996) in quanto:
✅ ne aumenta la percezione
✅ ne riduce la tolleranza
✅ ne favorisce la sensibilizzazione centrale
✅ ne riduce gli effetti della modulazione discendente
✅ ne peggiora il vissuto
✅ favorisce la stanchezza cronica
✅ riduce l'attenzione e la concentrazione
✅ promuove l'irritabilità
📌Una scarsa qualità del sonno, qualora fosse prolungata, porta ad importanti effetti dannosi alla salute!
Appare chiaro che tra sonno e dolore vi sia un rapporto bidirezionale che condiziona sia la gravità che l'evoluzione a distanza di entrambe le condizioni.
✅ E' quindi sempre necessario nei casi di comorbidità effettuare un trattamento specifico sia del dolore che della qualità del sonno.
GLI EFFETTI DEL SONNO SUL CORPO
Ciascuno di noi ha un orologio biologico interno che si occupa proprio di adattare i ritmi del nostro organismo a quelli dell'ambiente esterno in relazione alle variazioni cicliche che ogni giorno coinvolgono le nostre attività biologiche ed è chiamato CICLO CIRCADIANO.
Il ciclo circadiano è appunto una sorta di orologio biologico dal periodo di 24 ore che si caratterizza per essere un complesso sistema interno responsabile di cicli riguardanti la pressione arteriosa, la temperatura del corpo, il tono muscolare, la frequenza cardiaca, il ritmo sonno-veglia, ecc.
Varia proprio con un "vero orologio" al trascorrere delle ore adattandosi a alle diverse fasi della giornata, regolando funzioni chiave quali i livelli ormonali, il sonno ed il metabolismo.
Per questo motivo, quando il nostro orologio è disallineato rispetto all'ambiente esterno, ne risentiamo in termini di benessere psico-fisico (come ad esempio nel jet-lag) con effetti negativi sull'organismo poiché si crea un'alterazione proprio dei ritmi circadiani.
Ciascun organo, infatti, segue un proprio orologio e può dare informazioni agli organi vicini.
L'epifisi cerebrale o ghiandola pineale, in particolare, ha un ruolo fondamentale all'interno del ciclo circadiano: si tratta di una ghiandola, situata alla base del cranio, che produce la melatonina, l'ormone che regola il ritmo circadiano dell'organismo.
La sua secrezione è strettamente legata alla luce: di giorno grazie alla luce, lo stimolo luminoso viene trasmesso all'epifisi che inibisce la produzione di melatonina; di notte o al buio, viceversa, ne stimola il rilascio, favorendo il sonno.
Anche il fegato, ad esempio, è in grado di rispondere agli stimoli luce/buio, preparandosi a digerire all'ora di pranzo e cena, convertendo il glucosio in energia.
📌Quindi è chiaro che prolungate alterazioni del corretto equilibrio di buon sonno/veglia, producono nel corpo un forte stress psicologico e funzionale che può rendere vano o insoddisfacente ogni tentativo di recupero dal dolore e dalla malattia.
PIU' SEROTONINA E MENO CORTISOLO
Il sonno è stimolato dalla melatonina che a sua volta è influenzata dalla serotonina, un neurotrasmettitore che può essere supportato da un'alimentazione adeguatamente ricca di triptofano, un aminoacido contenuto nelle uova, latte e derivati, semi di sesamo, di girasole, di soia, cereali integrali, verdura a foglie, banane, cioccolato fondente, etc.
✅ La serotonina, nota anche come "ormone del buonumore", è coinvolta in numerose e importanti funzioni biologiche e regola i ritmi circadiani, sincronizzando il ciclo sonno-veglia con le fluttuazioni endocrine quotidiane.
📌La serotonina ha dimostrato di influenzare significativamente anche la risposta agli stimoli dolorosi aumentando la soglia di sopportabilità del dolore!
✅La serotonina regola anche la motilità e le secrezioni intestinali, funzione sensibile all'interrelazione tra il "sistema nervoso enterico" ed il cervello (Sistema Nervoso Centrale - SNC) e spiega come mai importanti stress psicofisici abbiano molto spesso ripercussioni sulla motilità intestinale o come lo stesso intestino possa condizionare il cervello.
L'intestino, infatti, sarebbe in grado di riprodurre emozioni in modo indipendente, rilasciando serotonina alla ricezione di stimoli legati a ciò che ingeriamo.
✅Il cortisolo, un ormone prodotto dal surrene su impulso del cervello, è invece definito l'ormone dello stress: nei momenti di maggior tensione determina l'aumento di glicemia e grassi nel sangue, mettendo a disposizione l'energia di cui il corpo ha bisogno.
Insieme al cortisolo vengono poi liberate adrenalina e noradrenalina (catecolamine); la combinazione di questi tre elementi aumenta la pressione sanguigna per migliorare le prestazioni fisiche e la prontezza.
❌Un alto livello di cortisolo indotto da stress è stato ben documentato e collegato a disturbi della somatizzazione del dolore, come fibromialgia, sindrome da stanchezza cronica, dolore pelvico cronico, disturbo temporo-mandibolare, etc.
IL TRATTAMENTO MANUALE
L'approccio d'intervento dovrà necessariamente essere indirizzato sia al trattamento di risoluzione del disturbo muscolo-scheletrico che alla promozione della qualità del sonno.
Il trattamento manuale chiropratico, osteopatico e massoterapico agisce sia per ripristinare la corretta mobilità e funzionalità della parte dolente che intervenire sul sistema nervoso tramite la colonna vertebrale stimolando il sistema nervoso parasimpatico.
Un intervento finalizzato al rilassamento del corpo cosí da predisporlo ad un miglior riposo contrastando l'eccessiva attivazione del sistema nervoso simpatico o ortosimpatico deputato invece all'azione, come "acceleratore" della funzione eccitante e attivato durante le situazioni di stress emotivo, stress fisico.
Lo stress a sua volta può generare in molti soggetti il bruxismo, specialmente nelle ore notturne, per cui anche questo aspetto dovrà essere accuratamente trattato sia dal punto di vista manuale che psicologico.
Bruxare può essere dovuto ad un'esternazione inconscia di un disagio fisico o psicologico, o da uno scorretto bilanciamento del sistema manducatore, costringendo il soggetto a continui risvegli notturni, un sonno non ristoratore e ad un risveglio con fastidiose tensioni alla bocca, al capo e al collo.
❌La rabbia, la tensione cronica e l'ansia determinano un incremento dell'attività del sistema simpatico e una parallela riduzione di quella del parasimpatico.
Il sistema parasimpatico oltre a stimolare la quiete, il rilassamento e il riposo, stimola la digestione, l'immagazzinamento di energia, aumentano le secrezioni digestive (salivari, gastriche, biliari, enteriche e pancreatiche), diminuisce la frequenza cardiaca, si costringono i bronchi, viene favorita la minzione, etc.
✅ Ripristinare il corretto equilibrio tra l'attività del sistema nervoso simpatico e quello parasimpatico è tra i primi obiettivi per recuperare la salute!
AURICOLOTERAPIA PER IL SONNO
Grazie all'auricoloterapia è possibile ottimizzare i benefici del trattamento chiropratico e osteopatico stimolando, tramite il padiglione auricolare, delle specifiche aree e funzioni del corpo che permettano di migliorare la qualità del sonno, attivando l'attività parasimpatica e diminuendo quella simpatica.
📌Le cause più comuni di insonnia e di bassa qualità del sonno includono stress, ansia, depressione, farmaci, caffeina, nicotina, alcol, condizioni mediche o per pasti troppo pesanti prima di coricarsi.
Tra i punti auricolari più utili al trattamento dell'insonnia troviamo il punto BRAIN, INSOMNIA 1 e 2, MASTER CEREBRAL, NEURASTHENIA AREA, SHEN MEN, POINT ZERO, THALAMUS POINT, PINEAL GLAND e posteriormente, sulla superficie mastoidea, la DREAM-DISTURBED SLEEP AREA e il punto DEEP SLEEP.
PUNTO BRAIN
Stimola la corteccia cerebrale: ✅memoria, ✅attenzione, ✅pensiero, ✅consapevolezza, ✅coscienza, ✅intelligenza, ✅afflusso di sangue al cervello.
Stimola l'ipofisi e il sistema nervoso centrale: ✅mal di testa, ✅perdita di sensibilità, ✅perdita di memoria, ✅debolezza muscolare, ✅tremori, ✅disturbi dell'apparato digerente, ✅disturbi endocrini, ✅allevia il dolore, ✅alleggerisce la mente.
INSOMNIA 1 - INSOMNIA 2
Punti specifici di stimolazione per contrastare: ✅l'insonnia, ✅il nervosismo, ✅ la depressione.
MASTER CEREBRAL
Stimola il lobo prefrontale del cervello e influisce sul processo decisionale e consapevolezza.
Utilizzato per: ✅ansia nervosa, ✅paura, ✅preoccupazione, ✅disturbi ossessivo-compulsivi, ✅stanchezza, ✅irritabilità, ✅mancanza di concentrazione, ✅ansia e stanchezza cronica.
📌Questo punto, per le sue caratteristiche, è considerato tra i più efficaci a promuovere un sonno profondo.
PINEAL GLAND
Stimola la produzione di melatonina, che è responsabile dei cicli di veglia e sonno e dell'adattamento stagionale.
✅Cura la depressione, ✅l'insonnia, ✅il disturbo affettivo stagionale (SAD).
NEURASTHENIA AREA
✅L'area di nevrastenia viene utilizzata come rafforzativo al trattamento dell'insonnia.
DEEP SLEEP e DREAM-DISTURBED SLEEP AREA
Stimolati per migliorare: ✅l'addormentamento, ✅sonno disturbato dai sogni, ✅risvegli frequenti durante il sonno, ✅insonnia.
CONCLUSIONE
Ormai dovrebbe essere chiaro quanto un inadeguato riposo possa contribuire ad aumentare e al progredire della morbosità.
✅Il buon sonno è fondamentale sia per la salute quanto per il cervello in quanto è in grado di ridurre il cortisolo, stimolare l'attività del sistema immunitario e ridurre l'infiammazione e il dolore.
✅Così una sana e corretta alimentazione (ad esempio limitando zuccheri, grassi, fritture, etc.) influisce positivamente sulla qualità del sonno quanto alla diminuzione e al controllo del processo infiammatorio in corso.
✅Svariate patologie possono esserne la causa come lo stato psicologico, comportamentale, nutrizionale, sociale, etc. e solo un'attenta anamnesi e la collaborazione con altri professionisti della salute (medico, psicologo, nutrizionista, etc.) può sicuramente contribuire alla buona riuscita del progetto terapeutico.
📌Recuperare una buona qualità del riposo è un punto su cui l'assistito dovrà impegnarsi in prima persona già dalle primissime sedute di trattamento in quanto tutto ciò avrà un enorme peso sul raggiungimento del risultato terapeutico!
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