Scoperto un nuovo organo sensoriale


Un prerequisito essenziale per la sopravvivenza di un organismo è la capacità di rilevare e rispondere a stimoli avversi o potenzialmente dannosi. 

Fino ad ora la conoscenza scientifica si basava sul fatto che gli stimoli dolorosi attivano direttamente le terminazioni nervose sensoriali nocicettive (del dolore). 

Questi recettori sensoriali sono organuli di microscopiche dimensioni posti sotto la pelle costituiti da terminazioni di cellule nervose e sono di struttura anatomica differente a seconda del ruolo che ciascun tipo di recettore deve svolgere.

I recettori sensoriali possono dare origine a 5 tipi di sensazioni: caldo, freddo, derma, variazione della compressione e dolore. 

I recettori termici inoltre sono in grado di captare le varie condizioni climatiche ambientali.


La nuova scoperta

Oggi, grazie al lavoro di ricercatori coordinati dal professor Hind Abdo, docente presso il Dipartimento di Biochimica e Biofisica Medica della Divisione di Neurobiologia Molecolare dell'istituto Svedese, si è scoperto un nuovo tipo di cellula gliale Schwann cutanea specializzata che con estesi processi forma una rete a maglie nel bordo sub-epidermico della pelle. 

Questo a formare nuovo organo con la caratteristica di trasmettere stimoli dolorosi sia termici che meccanici. 

Lo studio svedese, realizzato dal Karolinska Institutet e pubblicato su Science, sottolinea come l'organo sensoriale sia coordinato con i nervi sensibili al dolore e dimostrato una connessione funzionale eccitatoria diretta ai neuroni sensoriali. 

Questa nuova scoperta fornisce la prova di un organo precedentemente sconosciuto che ha un ruolo fisiologico essenziale nella rilevazione e trasmissione degli stimoli dolorosi nel corpo. 

Queste cellule gliali sono intimamente associate a nervi nocicettivi non mielinizzati e risultano intrinsecamente meccano-sensibili alla trasmissione delle informazioni nocicettive nervose. 

La loro attivazione arriva a provocare impulsi elettrici nel sistema nervoso che causano reazioni riflesse e stimoli dolorosi.


L' esperimento

Abdo e colleghi si sono avvalsi di topi geneticamente modificati nei quali la rete di cellule appena identificata poteva essere "attivata" attraverso la luce. 

Sottoposti allo stimolo luminoso, gli animali hanno iniziato a leccarsi e a muovere le zampe come quando sono sottoposti al dolore fisico, con la differenza fondamentale che non erano state stimolate le terminazioni tipicamente associate al dolore. 

In un successivo esperimento, dopo aver bloccato la rete di cellule attraverso l'ingegneria genetica, gli scienziati hanno dimostrato che i topi manifestavano una percezione ridotta del dolore meccanico, ma non di quello termico


Conclusione

Ciò suggerisce che il nuovo organo, la cui rete di cellule è sita tra derma ed epidermide, sia particolarmente legato al dolore da pressione.

"Il nostro studio, spiega Patrik Ernfor (docente del Dipartimento di Biochimica e biofisica medica del Karolinska Institutet) dimostra che la sensibilità al dolore non si verifica solo nelle fibre nervose della pelle, ma anche in questo organo

Questa incredibile scoperta cambia e rivoluziona la comprensione dei meccanismi cellulari della sensazione fisica e sarà significativa soprattutto nella comprensione e nel trattamento del dolore di tipo cronico".

Anche se al momento lo studio è stato condotto solo nei topi, gli scienziati sono certi che lo stesso organo sia presente anche nell'uomo

La conferma arriverà presto da studi specifici. 


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