Lombalgia: approccio chinesiologico


Il termine lombalgia definisce una sintomatologia dolorosa limitata alla regione posteriore della colonna vertebrale, nel tratto compreso tra il margine costale e la piega glutea inferiore, con o senza coinvolgimento della parte posteriore degli arti inferiori, di durata ed intensità variabili

La lombalgia rappresenta una delle cause principali di disabilità ed astensione dal lavoro nel mondo occidentale, interferendo negativamente sulla qualità di vita dei soggetti che ne soffrono, e circa l'80 % della popolazione occidentale va incontro ad almeno un episodio di lombalgia nel corso della sua vita. 

La lombalgia comporta quindi altissimi costi individuali e sociali, sia in termini di costi diretti (come indagini diagnostiche, trattamenti e pagamenti di indennità) sia in termini di costi non diretti (come la riduzione della produttività e la diminuita capacità a svolgere attività quotidiane).

Una minoranza di casi di lombalgia è dovuta a meccanismi fisiopatologici specifici, come traumi, osteoporosi con fratture vertebrali, spondilite anchilosante, infezioni o tumori e metastasi, in circa il 10 % dei casi.

Nella maggior parte dei casi, però, si tratta di lombalgia non specifica, in quanto non direttamente attribuibile ad una determinata patologia; nella pratica clinica, così come in letteratura, la lombalgia non specifica viene classificata in base alla durata dei sintomi:

- lombalgia acuta, qualora persistesse per meno di sei settimane;

- lombalgia sub-acuta, qualora persistesse tra le sei settimane e i tre mesi;

- lombalgia cronica, qualora persistesse per più di tre mesi;

- lombalgia ricorrente.

I fattori di rischio della lombalgia rappresentano una questione centrale per la sua prevenzione, ma dalla letteratura emerge una grande difficoltà nella loro individuazione poiché si tratta di un disordine multifattoriale dall'eziologia spesso insidiosa. 

Essi possono essere suddivisi in quattro categorie principali: i fattori costituzionali, occupazionali, legati allo stile di vita e psico-sociali

Non andremmo ad approfondire tali cause in quanto non è l'argomento centrale dell'articolo.

La proposta chinesiologica che andrò a mostrare di seguito può adattarsi, con i dovuti accorgimenti, a tutta quella casistica di lombalgia non specifica. 

L'iter ideale sarebbe che il paziente in questione arrivasse al chinesiologo previa visita medica e post trattamento osteopatico/chiropratico in modo da riuscire ad ottenere il massimo dei risultati possibili.

LA LEGGE DEL NON DOLORE: sarà una legge fondamentale che andremmo ad utilizzare in tutti gli esercizi che analizzeremo. 

In ogni movimento il paziente non deve percepire dolore nella zona lombare, quindi non deve emergere il proprio dolore.


ESERCIZIO DEL GATTO


  • Posizione di partenza: quadrupedia
  • Fai in modo che le ginocchia siano alla larghezza dei fianchi e le braccia diritte e perpendicolari alle spalle.
  • La testa è in linea con la colonna.
  • Le mani sono sulla stessa linea delle ginocchia, con le dita ben distribuite a terra.
  • Verifica che il peso del corpo sia distribuito uniformemente sulle braccia e sulle ginocchia.
  • Inspira profondamente.
  • Espirando abbassa la testa, portando il mento verso la gola e contemporaneamente solleva la schiena verso l'alto, formando una specie di "U" rovesciata o di "gobba".
  • Contrai leggermente l'addome per fare in modo di alzare al massimo (senza forzare eccessivamente) la zona scapolare, cioè la parte alta della schiena.
  • Inspirando, lentamente allunga e distendi la colonna, abbassando la schiena più che puoi e contemporaneamente solleva la testa guardando verso l'alto.
  • Questo è un ciclo. Ripetere 5 cicli per 3 volte riposando un minutino ogni volta che si concludono i gruppi da 5 cicli.

ESERCIZIO BIRD-DOG

Questo esercizio ha vari nomi, però ho scelto di utilizzare il nome originario dato dal Dr. Stuart McGil. 

  • Posizione di partenza è uguale ai primi 5 punti dell'esercizio precedente.
  • Prendi un bel respiro con la pancia, rimani in apnea e lentamente alza un braccio e la gamba opposta.
  • La testa è in linea con la colonna.
  • Mantenere la posizione per 6-10 secondi il respiro non deve essere rilassato ma deve permettere di mantenere un certo grado di attivazione del core
  • La schiena deve mantenere una posizione neutra e l'ideale sarebbe portare braccio e gamba a formare una linea dritta con il busto.
  • Ritornare lentamente in posizione centrale.
  • Ripetere dell'altro lato in modo da formare un ciclo completo.
  • Si consiglia di eseguire inizialmente 5 cicli completi. Man mano che ci si adatta alla fatica dell'esercizio consiglio di aumentare i secondi di tenuta piuttosto che aumentare i cicli da svolgere.

ESERCIZIO CURL-UP

  • Posizione di partenza: supini, mani sotto la zona lombare, una gamba piegata con i piede vicino al ginocchio della gamba stesa.
  • Espirando sollevo il dorso verso l'alto, mani e gomiti sempre a contatto con il terreno.
  • Inspirando ritorno alla posizione iniziale.
  • ATTENZIONE: il collo deve seguire il movimento del busto, non essere il motore del movimento di curl.
  • 5 ripetizioni con un arto inferiore piegato, 5 con l'altro formano una serie e se ne andranno a compiere 2/3 serie alternate da un minuto di pausa.
  • In caso di dolori cervicali si posso utilizzare delle modifiche dove un braccio fa da sostegno al collo.

ESERCIZIO SIDE-PLUNK

  • Posizione di partenza: stesi sul fianco gomito in appoggio direttamente sotto la spalla anca, ginocchio e piede omolaterale in appoggio a terra.
  • Inspiro e cerco di sollevare il bacino per formare una linea dritta fra spalla anca e ginocchio omolaterale, tutto il peso graverà sul gomito, sul ginocchio e gamba omolaterale.
  • Mantengo la posizione per 6-10 secondi e ritorno. Ripeto tutto per 3 serie.
  • Ogni serie conclusa cambio lato e ripeto le stesse sequenze.
  • Sono previste una serie di varianti per intensificare l'esercizio ma direi che questo è una buona base di partenza per qualsiasi persona affetta da lombalgia.

Conclusione

Questi ultimi 3 esercizi fanno parte del BIG 3 che il Dr. Stuart McGil ha individuato come esercizi fondamentali in caso di lombalgia. 

 Anche se all'apparenza sembrano esercizi semplici il consiglio è sempre quello della supervisione di un professionista finché non venga fissato lo schema motorio esatto.

Questi esercizi li ritengo fondamenti per la stabilizzazione dei guadagni ottenuti con i vari trattamenti dei specialisti e sono la base per riprendere a muoversi nel modo corretto sia nell'attività fisica che nelle attività della vita quotidiana. 

Il tutto dovrebbe continuare con un buon rinforzo, fatto in modo intelligente, della parte muscolare di gambe e arti superiori.


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