Il maltempo e i dolori articolari
Molte persone accusano dolori alle articolazioni quando il tempo è freddo e umido ma se a livello popolare è cosa risaputa, poche ricerche lo avevano dimostrato scientificamente.
Le articolazioni e tra queste soprattutto le ginocchia sono le parti del nostro corpo che ne "risentono" di più dei cambiamenti meteo.
Non a caso con l'inizio dell'autunno e dei primi freddi gli ambulatori si riempiono di persone che iniziano ad accusare dolori articolari che con la stagione estiva non avevano.
Addirittura molte di queste è come se avessero il dono della preveggenza associando i propri dolori articolari a mani, ginocchia, spalle, schiena, caviglie, etc. ad un imminente cambiamento meteo e spesso queste loro "previsioni" risultano anche più precise di quelle dei satelliti.
Numerosi sono stati, nel corso degli ultimi decenni, gli studi sulla possibile connessione tra il meteo e i dolori fisici, ma con esiti e pareri discordanti.
Se alcuni studi hanno ottenuto risultati incoerenti dopo aver cercato di abbinare i modelli meteorologici al dolore, altri invece dicono il contrario.
"Le credenze della gente sul dolore e il tempo possono dire di più sul funzionamento della mente e del corpo"ha detto lo psicologo di Stanford Amos Tversky.
Nella metà degli anni '90, dopo aver confrontato i rapporti tra il dolore dell'artrite di 18 pazienti con le condizioni meteo locali, ha concluso di non aver trovato alcuna connessione.
Al contrario, altri studi hanno collegato i cambiamenti di temperatura, umidità o pressione barometrica al peggioramento del dolore da artrite reumatoide e osteoartrite ma anche mal di testa, mal di denti, dolore alla mandibola, alle cicatrici, mal di schiena, dolore pelvico, fibromialgia , nevralgie del trigemino e gotta.
Una cosa è certa: gli scienziati non sono a conoscenza di tutti i meccanismi coinvolti nel dolore relativi al tempo.
L'effetto del maltempo sulla struttura articolare
A determinare il peggioramento dei sintomi sembrerebbe essere il legame tra il maltempo e l'abbassamento della pressione atmosferica che si evidenziano maggiormente in ambienti freddi e umidi.
Infatti esisterebbe una leggera pressione negativa all'interno della capsula articolare che subisce gli effetti dei cambiamenti pressori atmosferici dell'ambiente esterno.
Questo legame "pressorio" è la vera origine del dolore:
> Arrivo del maltempo
> Diminuzione della pressione ambientale esterna
> Conseguente aumento compensatorio della pressione articolare interna
> Aumento della dilatazione della capsula articolare
> Stiramento delle fibre nervose sensoriali di cui è ricca
> Dolore articolare riferito
Finalmente arriva la conferma dalla scienza!
I ricercatori dell'Università di Manchester hanno esaminato oltre 13.000 persone del Regno Unito registrandone i sintomi di dolore ogni giorno grazie a un'app per smartphone appositamente sviluppata.
I loro telefoni nel frattempo registravano le condizioni meteorologiche.
2.658 persone tra quelle esaminate, con vari problemi di salute tra cui l'artrite, hanno fornito dati giornalieri per circa 6 mesi e questo ha permesso ai ricercatori di scoprire che i giorni umidi aumentano le probabilità di provare dolore del 20%, e il dolore aumenta anche nei giorni con bassa pressione e maggiore velocità del vento.
La pioggia invece non è risultata associata al problema.
Quindi secondo questa ricerca, intitolata "Cloudy with a Chance of Pain", sarebbe la combinazione di giorni freddi e umidi a peggiorare le cose anche se l'umidità relativa elevata è il fattore più importante.
L'autore dello studio, Will Dixon, professore di Epidemiologia digitale, ha dichiarato in merito alla ricerca:
Ciò significherebbe che, se le possibilità di una giornata dolorosa in una giornata meteorologica media fossero 5 su 100, aumenterebbero a 6 su 100 in una giornata umida e ventosa".
Aver dimostrato che una correlazione fra le due cose esiste, potrebbe aiutare chi ne soffre a pianificare meglio le proprie attività, evitando per esempio compiti più complessi nei giorni più freddi e umidi, come dichiarato da Dixon:
"Dato che possiamo prevedere il tempo, potrebbe essere possibile sviluppare una previsione del dolore conoscendo la relazione tra tempo e dolore.
Ciò consentirebbe alle persone che soffrono di dolore cronico di pianificare le proprie attività, completando compiti più difficili nei giorni previsti per avere livelli più bassi di dolore.
Il set di dati fornirà anche informazioni agli scienziati interessati a comprendere i meccanismi del dolore, che alla fine potrebbero aprire la porta a nuovi trattamenti."
Quindi, se accusate il maltempo dei vostri dolori, ora anche la scienza lo conferma.
Ma come prevenire e combattere questi effetti?
Ovviamente un'articolazione già compromessa e sofferente sarà inevitabilmente più facilmente esposta a questi eventi climatici.
La Fisioterapia può intervenire localmente per favorire la risoluzione del dolore per mezzo dei più "gettonati" trattamenti a base di Tecarterapia, ultrasuoni, laser, etc.,
La Chiropratica e l'Osteopatia possono essere invece di valido aiuto migliorando la modulazione del carico articolare afflitto dal dolore intervenendo sul ripristino della corretta biomeccanica articolare e posturale.
Mantenere la struttura articolare il più possibile funzionale con delle sedute periodiche si eviterà di produrre quelle alterazioni strutturali sulle articolazioni e sulla postura che frequentemente sono la causa di patologie muscolo scheletriche.
Solo una costante prevenzione associata al mantenimento di una corretta postura e stile di vita potranno evitare gli effetti dolorosi del maltempo.
Prevenire è sempre meglio che curare!
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