La professione Chiropratica in Italia

In Italia nel 2007 la Legge n. 244 aveva riconosciuto che la professione di chiropratico rientra tra quelle sanitarie, istituendo un registro tra le attuali professioni sanitarie presso il Ministero della Salute dei Dottori in Chiropratica (DC) la cui iscrizione è consentita solo a coloro che sono in possesso di una laurea magistrale in Chiropratica Ph.D. o titolo equivalente.

Sebbene l'emanazione della sopra citata legge, la Chiropratica ha continuato a permanere tra quelle professioni confinate nelle Medicine Complementari o Integrate.

Questo perchè la Legge n. 244/2007 non è mai stata attuata in quanto la norma rinvia, ai fini della sua valenza, a uno o più regolamenti attuativi finora mai emanati (cfr Cassazione n. 22812/2014).

Solo nel 2018 con la Legge Lorenzin n. 3/2018 è stata riconosciuta definitivamente, insieme all'Osteopatia, come professione sanitaria, sebbene l'iter per attuarne i decreti e rendere la legge formalmente e definitivamente efficace siano ancora in corso di definizione.

In Italia è previsto, come per tutte le professioni sanitarie regolamentate in base alla L.43/2006, che l'istituzione della professione sanitaria del Chiropratico debba necessariamente prevedere un percorso formativo universitario TRIENNALE e NON QUINQUENNALE (come invece già presente negli altri paesi dove è già normata e riconosciuta).

Per questo motivo vi è continuo dibattito tra le varie federazioni/associazioni di categoria al Ministero della Salute, per cui l'iter per il riconoscimento della Chiropratica è da tempo in una fase di stallo rispetto a quello dell'Osteopatia invece già avanti e avviato alla fase conclusiva.

Fin quando non verranno istituiti anche in Italia i corsi di laurea triennale in osteopatia e chiropratica ed istituiti i relativi albi professionali, nessun titolo specifico potrà essere richiesto per l'esercizio dell'attività di osteopata e chiropratico, che resterà fino ad allora libera e regolata esclusivamente dalla legge 4/2013 (legge che tutela e regolamenta tutte quelle professioni non riconosciute, cioè senza albo e non ordinistiche).

Ci si augura che i lavori al Ministero della Salute possano riprendere così che in futuro, anche in Italia, si possa arrivare ad un definitivo riconoscimento e regolamentazione della professione in ambito sanitario!


Anche il TAR del Lazio conferma la piena legittimità del profilo professionale

In data 21/07/2023 il TAR Lazio con sentenza n.12312, rigetta prontamente il ricorso dichiarandolo inammissibile, di alcuni fisioterapisti sostenuti dalla propria associazione di categoria, contrari al riconoscimento della Professione Sanitaria di Osteopata/Chiropratico.

Una decisione molto chiara che conferma ancora una volta la specificità delle competenze professionali. 

Il Tar, respingendo opportunamente il ricorso, ha pienamente riconfermato che l'osteopatia e la chiropratica sono Professioni Sanitarie dell'ambito preventivo, che non si sovrappongono ad altre discipline e non ledono competenze riconosciute ad altre professioni!

Sarà l'ordine professionale a vigilare sull'osservanza dei confini stabiliti con le altre discipline e ad adottare, eventualmente, gli opportuni provvedimenti disciplinari.

Intanto l'iter per l'attuazione definitiva della legge istitutiva dell'osteopatia e della chiropratica procede.  

Si attende il decreto del Ministero dell'Università sul profilo formativo, che dalle recenti dichiarazioni, dovrebbe essere emanato in tempi brevi per procedere poi all'ultimo passaggio istitutivo della professione, quello delle equipollenze dei titoli già in essere.

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